Acque depurate: riserva sicura e preziosa per rispondere alla crisi climatica

Una riserva costante, abbondante e indipendente dalle precipitazioni stagionali. È l’acqua che esce pulita dai depuratori, risorsa sempre più preziosa sia per l’utilizzo civile sia, soprattutto, per l’agricoltura. Dell’importanza crescente e del ruolo sempre più centrale delle acque depurate si è parlato nel corso del convegno “La depurazione ha un nuovo domani”, organizzato a Milano nel mese di ottobre da Gruppo CAP, la green utility che gestisce il servizio idrico integrato della Città metropolitana di Milano, che ha presentato il Sanitation Safety Plan, sviluppato in collaborazione con l’Istituto Superiore di Sanità, il Politecnico di Milano e l’Università del South Carolina. Si tratta di un sistema all’avanguardia a livello mondiale per garantire acqua di ottima qualità, sicura e pronta per essere utilizzata dagli agricoltori.

 

Alessandro Russo, amministratore delegato di Gruppo CAP spiega

Il Sanitation Safety Plan è un modello creato in Italia, che rappresenta in assoluto il primo piano di rischio sperimentato nel Paese, e uno dei primi in Europa. Si tratta di un modello frutto della collaborazione con l’Istituto Superiore di Sanità, il Politecnico di Milano e l’Università del South Carolina, che grazie a soluzioni 4.0, ha consentito il monitoraggio continuo e il controllo costante della qualità delle acque trattate. I risultati che abbiamo ottenuto sono stati più che positivi, e oggi siamo pronti a replicare il modello su scala industriale”.

 

L’Unione Europea considera il riutilizzo dell’acqua depurata uno degli elementi più utili ed efficaci per aiutare a risolvere il problema della scarsità d’acqua e della siccità: il loro impiego contribuisce a diminuire lo stress idrico del territorio, riducendo l’acqua prelevata dalle falde e consentendo il loro ripristino.

In questo senso, l’acqua depurata diventa una risorsa essenziale per fronteggiare la crisi climatica in atto. Basti pensare a quanto accaduto negli ultimi due anni, nei quali si è assistito a periodi eccezionali di siccità, importanti diminuzioni dei livelli di tutti i bacini idrici (soprattutto al Nord) con drammatiche ripercussioni nel settoreagricolo. Le proposte per far fronte a quella che è una vera e propria emergenza sono state diverse, dal Piano Laghetti alla realizzazione di grandi infrastrutture, dall’impiego di nuove tecnologie in agricoltura al cambiamento delle colture in diverse Regioni. L’impiego di acque reflue depurate, controllate e sicure, si inserisce in questo mix di soluzioni, con l’importante differenza di essere immediatamente disponibili in grandi quantità.

In Italia, il tema era disciplinato da una legge del 2003, superata proprio nel giugno di quest’anno grazie al recepimento della normativa europea 741/2020/EU, che semplifica e promuove la possibilità di riuso delle acque trattate. L’impianto normativo si fonda sull’approccio della valutazione e gestione del rischio, lo stesso alla base del Sanitation Safety Plan di Gruppo CAP. Allo stesso tempo, la nuova norma allarga la platea dei soggetti coinvolti a partire dal mondo agricolo e della gestione delle acque irrigue, fino all’utilizzatore finale.

Il Sanitation Safety Plan, frutto di una lunga sperimentazione realizzata presso l’impianto di Peschiera Borromeo, uno dei più moderni ed efficienti d’Italia, offre a tutti gli stakeholder fino al consumatore finale una garanzia sulla sicurezza dei prodotti e dei servizi provenienti dal sistema depurativo.

Si pensi agli ortaggi o alle colture irrigate con l’acqua depurata per le quali occorre garantire la massima sicurezza sanitaria. Oggi Gruppo CAP riutilizza il 41% delle acque depurate dai suoi impianti, in linea con la strategia tracciata dal Piano di Sostenibilità adottato nel 2019. L’obiettivo è di arrivare al 50% entro il 2033. Se si potesse impiegare tutta l’acqua trattata, si potrebbe soddisfare il 22% del fabbisogno idrico della Città metropolitana di Milano, pari a circa il 4% dell’intera Lombardia.  

 

Se vuoi approfondire la tematica, puoi guardare il replay dell’evento di ottobre, sfogliare la fotogallery, guardare le interviste ai relatori e scaricare gli atti dell’evento 


Leggi anche

Il network dei laboratori dei gestori di Viveracqua si amplia con l’ingresso del gestore idrico della provincia di Belluno, che va ad aggiungersi alle altre 8 società che già ne fanno parte. Un progetto virtuoso, nato nel 2018 per mettere a fattor comune competenze tecnico-scientifiche e le capacità industriali per assicurare ai cittadini del veneto un’acqua sicura e di qualità….

Leggi tutto…

La multiutility in 6 mesi ha realizzato 25 interventi urgenti nei cinque comuni della provincia di Pesaro Urbino dall’alluvione del settembre 2022 per un investimento di quasi 5,2 milioni di euro. Le opere riguardano il ripristino del sistema fognario e depurativo e delle reti idriche. Resta da concludere il solo intervento a Cagli, avviato di recente, dove verranno posate nuove condotte fognarie lungo gli argini del torrente Burano….

Leggi tutto…

Non c’è futuro senza acqua. Lo afferma il report del World Economic Forum 2023 che stima in 346 milioni di metri cubi il volume d’acqua non fatturata persa ogni giorno nel mondo. La scarsità d’acqua non affligge solo le regioni aride, rurali e sottosviluppate ma sempre di più anche le aree urbane dei paesi sviluppati. Le novità in ambito IoT, in particolare nelle Long Range Wide Area Network (ex: LoraWAN ®), abilitano l’installazione di sistemi di monitoraggio avanzato e la conseguente trasformazione dalle reti tradizionali in smart grid idriche….

Leggi tutto…

Il nuovo progetto di ripristino dell’officiosità idraulica, affidato dalla stazione appaltante Consorzio di Bonifica Friulana, si sviluppa a Fossalon di Grado (UD) e per la particolarità del contesto rappresenta una svolta importante nelle applicazioni del PRFV. La soluzione ” per la realizzazione della connessione trasversale tra le due palificate nei confronti della protezione contro i fenomeni corrosivi verso gli agenti aggressivi considerate le condizioni ambientali dell’opera”, scelta dall’Amministrazione appaltante, è stata quella di profili in PRFV a marchio  P-TREX prodotti da FIBRE NET S.p.A….

Leggi tutto…