Avanzano i lavori iniziati da Alia Servizi Ambientali, la società di gestione dei servizi ambientali della Toscana Centrale, per la realizzazione di un impianto per la produzione di biometano da rifiuti. L’impianto è in costruzione presso il polo impiantistico di “Casa Sartori” dell’azienda, nel comune di Montespertoli, nella città metropolitana di Firenze. La sua realizzazione garantirà alla Toscana l’autosufficienza nella gestione dei rifiuti organici urbani, integrandosi in un polo che si autosostiene con energia autoprodotta e moduli fotovoltaici (4,2 GWh).
I lavori
Sostenuto da un investimento di ben 55 milioni di euro, il progetto comprende la realizzazione di un nuovo edificio adibito alla ricezione e al pretrattamento dei rifiuti organici, oltre a quattro biodigestori anaerobici e a una sezione di trattamento del biogas prodotto e upgrading a biometano. A questi si aggiungono un locale per il trattamento del digestato in uscita, una nuova palazzina servizi, oltre alle infrastrutture accessorie e al revamping delle sezioni di compostaggio esistenti.
Completate il 70% delle opere
La realizzazione delle nuove sezioni procede nel rispetto dei tempi imposti: oggi sono già concluse gran parte delle opere civili ed iniziati i montaggi delle parti elettromeccaniche delle nuove sezioni impiantistiche, con il raggiungimento del 70% delle opere computate.
Nonostante le difficoltà di approvvigionamento dei materiali, la realizzazione delle nuove sezioni procede come da programma. Si prevede l’avvio dell’impianto per la fine di quest’anno e il suo collaudo entro il primo semestre del 2024. Al momento sono già state concluse gran parte delle opere civili e ha preso il via il montaggio delle parti elettromeccaniche delle nuove sezioni impiantistiche, con il raggiungimento del 70% delle opere computate.
Oltre 12 milioni di metri cubi di gas green all’anno
L’impianto di compostaggio attuale tratta, annualmente, circa 75.000 tonnellate di FORSU (frazione organica di rifiuti raccolti in maniera differenziata) e 15.000 tonnellate di rifiuti verdi, quali sfalci, potature, residui da manutenzione del verde. Da questo trattamento vengono prodotte ogni anno circa 22.000 tonnellate di ammendanti da utilizzare in agricoltura e florovivaismo.
Una volta a regime, con l’entrata in esercizio dei biodigestori, attraverso il processo biologico naturale di digestione anaerobica, tali numeri saliranno, con in più un’importante produzione di gas green. L’impianto sarà infatti in grado di trattare complessivamente 160.000 tonnellate di rifiuti, composti per 145.000 tonnellate da rifiuti organici e per la parte restante da rifiuti verdi. Verranno così prodotti oltre 12 milioni di metri cubi di biometano e 35.000 tonnellate di ammendante.
Il biocarburante pulito e rinnovabile potrà essere utilizzato per autotrazione come combustibile o immesso nella rete nazionale. Per questa ultima possibilità l’azienda e il Comune di Montespertoli stanno lavorando con Snam per la definizione del tracciato di un metanodotto per il collegamento alla rete nazionale.