AMGA destina al teleriscaldamento gli alberi abbattuti dal nubifragio

Il violento nubifragio che a fine dello scorso luglio si è abbattuto sull’alto milanese ha creato diversi danni in alcuni comuni. Tra questi Legnano dove particolarmente colpito è stato il patrimonio arboreo cittadino, con la perdita di ben 180 alberi, tra conifere e latifoglie. Alberi destinati a diventare un “rifiuto” quando, caduti, occupavano intere carreggiate e sovrastavano mezzi in sosta o in transito.

Invece, si trasformeranno in una preziosa risorsa: esattamente in combustibile per la generazione di energia termica per i sistemi di teleriscaldamento. AMGA, la multiutility che gestisce servizi energetici e ambientali in alcuni comuni della provincia di Milano, ha inviato gli alberi abbattuti verso aziende della Lombardia e del Piemonte che trattano biomasse per alimentare i sistemi di distribuzione del calore.

 

Destinati al teleriscaldamento gli alberi di Canegrate e Parabiago

Prima del viaggio, i tronchi sono stati trattati a Legnano, nell’ampia superficie di piazza Primo Maggio dove erano stati accatastati, con cippatrici, speciali macchinari che triturano il legno per comprimerne i volumi. Un’operazione necessaria per agevolare il trasporto di una quantità davvero ingente di biomassa.

Stessa sorte, ovvero la trasformazione in risorsa, anche per gli alberi abbattuti dalle forti piogge nel territorio di Canegrate, circa 150, e Parabiago, circa 80.

 

Attenzione al tarlo asiatico

Per legge, hanno imboccato una diversa strada, invece, i tronchi appartenenti a quelle specie di latifoglie prese di mira dal tarlo asiatico, come l’acero, la betulla, l’ippocastano, il pioppo, l’olmo, il salice. La destinazione del loro viaggio è il Centro ERSAF (Ente Regionale per i Servizi all’Agricoltura e alle Foreste) di Nerviano. Qui i tronchi saranno triturati e avviati all’industria che utilizza le biomasse, ma questo processo verrà svolto, appunto, in un luogo protetto, in modo da evitare, in caso della presenza del coleottero cerambicide, la sua diffusione.

 


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