Anche Dogliani sarà teleriscaldato

Anche Dogliani, comune di quasi 5000 abitanti in provincia di Cuneo, avrà il suo sistema di teleriscaldamento. A realizzarlo sarà Dogliani Energia, società da poco acquisita da Iren, la multiutility tra i colossi del teleriscaldamento in Italia.

Il progetto alla base della convenzione siglata tra la società e l’amministrazione comunale prevede che ad alimentare il sistema sarà un impianto ad alta efficienza da costruire nell’area industriale della cittadina. La centrale sarà costituita da un cogeneratore e una caldaia di riserva.  Il sistema sarà alimentato

  • all’85% da metano
  • per il restante 15% da fonti derivanti da energia rinnovabile solare e geotermica.

 

La centrale e la rete

A distribuire il calore sarà una rete dell’estensione di 5,5 chilometri. A questa verranno allacciati 45 edifici, tra stabili comunali e condomini, per un totale di oltre 2.100 cittadini serviti, quasi la metà della popolazione totale, e 230.000 m3 di volumetria riscaldata.

Il sistema di teleriscaldamento di Dogliani sarà realizzato con un investimento di 5,5 milioni di euro. La sua costruzione partirà alla fine dell’estate, in modo – se tutto procederà come da cronoprogramma – da attivare il servizio per l’autunno/inverno 2023. I locali comunali, scuole e impianti sportivi del paese beneficeranno di tariffe agevolate.

 

Un servizio atteso dai cittadini

Accolto di buon grado dalla cittadinanza, il progetto garantirà importanti benefici agli utenti, sia sotto il profilo economico sia sotto quello ambientale, evitando di immettere in atmosfera ben 1.400 tonnellate di anidride carbonica all’anno. Una quantità equivalente a quella emessa da circa 900 automobili.

«Siamo fiduciosi che i lavori vengano realizzati secondo i tempi prestabiliti, così da offrire a Dogliani questo nuovo servizio di teleriscaldamento entro l’autunno 2023 – ha commentato l’amministrazione comunale -. L’impianto servirà circa metà del paese e permetterà di rispettare maggiormente l’ambiente, grazie alle minori emissioni di anidride carbonica nell’atmosfera».

 


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