Una banca dati condivisa e aggiornata in tempo reale


L’intera banca dati verrà aperta a tutti i Comuni serviti dal Gruppo, che potranno accedere al sistema, ricavandone moltissimi dati relativi alle reti sul proprio sottosuolo, e potranno continuamente verificare le informazioni e il sistema.
Uno strumento che consentirà di monitorare costantemente lo stato delle reti, programmare con efficacia gli interventi di manutenzione e ottimizzare la progettazione e la realizzazione degli investimenti. Grazie all’interazione continua fra i tecnici del Gruppo CAP e i Comuni del territorio, sarà possibile infatti avere sempre a portata di mano tutti i dati sulle reti, e aggiornarli anche direttamente sul campo, grazie a palmari di nuova generazione.
L’acronimo GIS indica Geographic Information System: un sistema informativo composto da una serie di strumenti software che consente di acquisire, estrarre e gestire molte informazioni derivanti da dati georiferiti, relativi in questo caso alle reti e a tutte le strutture legate al servizio idrico integrato.
Lo sviluppo del WebGis ha comportato uno sforzo importante per il Gruppo CAP, che ha investito ad oggi 350 mila euro di costi di sviluppo e inserito a piano investimenti ulteriori 250mila per i passi successivi.
Oltre ad un ufficio composto da dieci persone che lavorano al sistema: un investimento inteso a migliorare in modo sensibile il servizio, riducendo il tempo necessario a raccogliere, elaborare e scambiare le informazioni.
In concreto: ogni Comune avrà un utente e una password che gli consentiranno di accedere alla propria area di competenza. Nella pagina il Comune vedrà il proprio territorio con tutte le strade – se lo desidera anche in street view – e:
– le reti di acquedotto con tutti i dati e gli elementi significativi, dal diametro delle tubature alle
saracinesche, le valvole, i serbatoi, gli impianti di trattamento ecc,
– le reti di fognatura con, oltre al diametro e al materiale in cui sono realizzate, i principali elementi puntuali
quali le camerette, le stazioni di sollevamento gli sfioratori, e gli interventi di pulizia realizzati a partire dal
2013;
– elementi del reticolo idrico verificati in campo e interferenti con le reti gestite;
– la geologia del territorio, grazie all’integrazione con il PIA (Piano Infrastrutturale Acquedotti), con
altimetrie, dati piezometrici, soggiacenze, anche con le serie storiche.
Ogni Comune potrà segnalare le aree critiche e visualizzare direttamente sulla mappa le manutenzioni in corso e programmate, e aprire una scheda esplicativa che riporta i dettagli dell’intervento di manutenzione.
In futuro potranno essere visualizzati su mappa anche i cantieri aperti. Inoltre, a seguito della
sottoscrizione del disciplinare tecnico per la pulizia delle caditoie, è stato inserito nel sistema un layer dedicato alla visualizzazione delle aree critiche indicate dalle amministrazioni comunali, che verranno aggiornate con le nuove situazioni rilevate sul territorio durante lo svolgimento del servizio. Il sistema così integrato e sviluppato consentirà al settore fognature del Gruppo CAP di effettuare un’adeguata programmazione degli interventi di pulizia con un cronoprogramma che terrà conto delle problematiche emerse.
Il sistema prevede tutta una serie di altre funzioni utili agli uffici tecnici di CAP e dei Comuni, come la possibilità di fare ricerche per via, di misurare direttamente a video la lunghezza di un tratto di rete o
l’estensione di un’area, di inserire commenti e stampare la mappa con le annotazioni.
L’impegno del Gruppo CAP non finisce qui: i prossimi passi prevedono, oltre alla presentazione ufficiale del WebGis ai Comuni, che è avvenuta in occasione dell’Assemblea dei Soci, lunedì 17 marzo, l’organizzazione di corsi tecnici per utilizzare il sistema, dedicati al personale dei Comuni serviti, e la possibilità di aprire la banca dati ai privati, per consentire a chi volesse realizzare una lottizzazione, di avere tutte le informazioni sulle reti esistenti e sulle loro caratteristiche.
Un impegno significativo nello sviluppo delle proprie risorse tecnologiche da parte del Gruppo CAP, che sempre più investe in strumenti hi-tech, secondo le caratteristiche proprie delle aziende pubbliche del servizio idrico, che garantiscono il reinvestimento degli utili per il miglioramento del servizio e lo sviluppo delle infrastrutture, e contemporaneamente possono portare avanti criteri di trasparenza, responsabilità e partecipazione, indispensabili perché l’acqua sia davvero governata come bene comune.

Per informazioni:
Ufficio Stampa Gruppo CAP: ufficio.stampa@capholding.gruppocap.it
02.82502. 218 – 362 – 361
Visita il sito www.capholding.it


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