Teleriscaldamento e geotermia: la sfida europea alle fonti fossili

Il progetto europeo GEODH si propone di valutare il potenziale di sviluppo della tecnologia in 14 Paesi dell’Unione Europea, tra i quali l’Italia.
Il progetto europeo GEODH si propone di valutare il potenziale di sviluppo della tecnologia in 14 Paesi dell’Unione Europea, tra i quali l’Italia.
Le mutevoli condizioni del mercato dell’energia, economiche e normative, stanno aprendo le porte a nuove tecnologie di produzione del calore, tra le quali spicca il solare termico.
Le esperienze europee sono numerosissime e i primi impianti italiani sembrano essere ormai ad un passo.
Il progetto SDG ha come obiettivo lo sviluppo e l’implementazione di tecnologie innovative per la qualità e la continuità della rete di distribuzione elettrica. Progettando, implementando e testando sul campo un possibile schema architetturale per le smart grid. L’iniziativa, cofinanziata dal Ministero dello Sviluppo Economico, è portata avanti da A2A Reti Elettriche, Whirpool Europe e Politecnico di Milano.
La lacunosità delle norme e le oscillazioni interpretative della giurisprudenza rischiano di interferire con le prospettive di crescita del teleriscaldamento. Lo sviluppo del settore richiede, invece, un quadro di regole contrassegnato da certezza e stabilità .La crescente diffusione dei sistemi di teleriscaldamento urbano rappresenta una delle maggiori novità nel panorama energetico odierno.
AIM sta conducendo una campagna di monitoraggio su un vecchio pozzo realizzato negli anni Ottanta. L’obiettivo è sfruttare l’acqua geotermica, emunta a una temperatura di circa 70°C, per alimentare la rete di riscaldamento urbano. A tal fine AIM ha acquisito, con decreto della Regione Veneto n.15 del 22 gennaio 2010, la “titolarità” della Concessione per ”l’utilizzo a scopi energetici” del fluido geotermico.
La realizzazione delle smart grid passa attraverso la gestione della generazione distribuita lungo la rete di media tensione e la selettività logica tra gli apparati di protezione delle cabine secondarie e primarie della rete elettrica. Per far fronte a queste esigenze Enel Distribuzione ha deciso di far evolvere sia la rete di telecomunicazione sia gli apparati di protezione e telecontrollo della rete di distribuzione elettrica.
La Turin School of Local Regulation sta mettendo a punto un innovativo approccio per calcolare il costo d’impresa della morosità. Un salasso per i distributori, considerando che nel 2012, secondo uno studio dell’Unione Nazionale Imprese a Tutela del Credito, l’importo delle bollette insolute per i servizi a rete hanno raggiunto i 15 mld di Euro
Con sentenza depositata il 2/5/2013, il Consiglio di Stato, intervenendo sul contenzioso legato agli aumenti tariffari operati da un gestore di teleriscaldamento, ha stabilito, con esclusivo riferimento al caso di specie, che il teleriscaldamento presente nelle località in questione è riconducibile al novero dei servizi pubblici locali in quanto ne presenta alcuni tra i principali caratteri distintivi. Traendo spunto da tale vicenda, AIRU ritiene utile offrire il proprio contributo, confermando le principali valutazioni sviluppate sull’argomento.
L’Autorità per l’Energia Elettrica e il Gas dà il via alla riforma delle teriffe elettriche di trasmissione, distribuzione e misura e a una revisione dell’articolazione degli oneri generali di sistema, nella prospettiva di una progressiva e crescente responsabilizzazione dei clienti finali rispetto ai costi dei servizi cui fruiscono, così come stabilito dalle normative europee.
Il teleriscaldamento nella città di Bergamo è stato sviluppato da A2A Calore & Servizi a partire dal 2005 con l’entrata in funzione della prima centrale di cogenerazione “Carnovali”, che fornisce il calore ai principali edifici pubblici e privati del centro città.Efficienza energetica, riduzione dell’inquinamento atmosferico, accurata programmazione e comunicazione dei cantieri: i perché di un buon risultato.