GORI: 18 milioni dal PNRR per i progetti nella depurazione

Sono due i progetti presentati dal gestore idrico di 76 comuni tra le province di Napoli e Salerno al bando del Piano e ammessi ai finanziamenti. Il primo riguarda il potenziamento dell’impianto di Nocera Superiore, che riceverà 10 milioni di euro. Il secondo, finanziato con 8 milioni, riguarda invece la realizzazione di un polo integrato di valorizzazione energetica e riduzione dei fanghi presso il depuratore di Scafati

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Azienda Gardesana Servizi: opere per 43 milioni nel 2023

Nonostante gli aumenti di materie prime e di energia, il gestore idrico del lato veronese del Garda conferma il programma di interventi previsto nel Piano degli Interventi che si concluderà proprio nel 2023. 28 milioni sono destinati al potenziamento dei sistemi fognari, circa 5 alla depurazione e oltre 7,6 a rendere più efficienti le reti idriche. Tra le grandi opere che l’azienda sta realizzando il Collettore del Garda, fondamentale per la salvaguardia del Lago

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Lario Reti Holding: completato il collettore da Oliveto Lario a Valmadrera

Si sviluppa per ben 11 chilometri la nuova infrastruttura fognaria realizzata dal gestore idrico della provincia di Lecco, che consentirà di convogliare i reflui di Oliveto e Civenna nell’impianto di Valmadrea. Un intervento sfidante sotto il profilo economico, la sua costruzione ha richiesto un investimento di 9 milioni di euro, e tecnico, con la maggior parte delle tubazioni posate sul fondale del lago di Como

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Publiacqua potenzia il sistema fognario e depurativo di Mercatale

Portati avanti con un investimento complessivo di 4,1 milioni di euro, i lavori hanno come obiettivo di risolvere l’infrazione comunitaria che grava sulla frazione del comune di San Casciano in Val di Pesa. Concluse le opere di potenziamento del depuratore, la cui capacità di trattamento è stata portata da 1300 a 1950 ae, mentre entro fine anno saranno completate quelle sulla rete fognaria finalizzate a eliminare gli scarichi in ambiente e a estendere il servizio di raccolta dei reflui

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Il maxi progetto di Acque per riorganizzare il sistema fognario di Pisa

25 km di nuove condotte, il potenziamento degli impianti di depurazione, un investimento di 16 milioni di euro, più altri 35 milioni, in 5 anni, sempre per la depurazione. Sono i numeri del grande progetto del gestore idrico per completare la rete di raccolta e collettamento dei reflui e il loro trattamento nella città della Torre. Una grande opera che permetterà di eliminare gli scarichi in ambiente e di garantire un servizio di alta qualità su tutto il territorio cittadino

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Si è concluso il progetto CE4WE (Circular Economy For Water And Energy), per trovare soluzioni innovative alla gestione del ciclo idrico

Il progetto di Regione Lombardia CE4WE (Circular Economy For Water and Energy), recentemente concluso, che ha visto coinvolti ENI, A2A e Gruppo CAP, ha portato alla realizzazione di modelli predittivi per il monitoraggio delle acque e dei microinquinanti in esse presenti, oltre a un’innovativa tecnologia che impiega funghi per il biorisanamento delle acque reflue e dei fanghi da depurazione.

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Manutenzione straordinaria dei collettori fognari in Brianza: Rotech si aggiudica il lotto 4 dell’appalto “COCITO2” per il triennio 2022-2024

La manutenzione delle reti fognarie è un’attività in cui le Amministrazioni profondono notevole impegno e risorse, con l’obiettivo di garantire il corretto smaltimento dei reflui urbani. Con l’appalto “COCITO2” Brianzacque Srl individua gli interventi di risanamento prioritari, da eseguire mediante tecnologia C.I.P.P. (Cured In Place Pipe) che garantisce il consolidamento statico e il ripristino della tenuta idraulica delle condotte maggiormente ammalorate in tempi ridotti e limitando l’impatto ambientale e sociale del cantiere.

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Trattamento acque reflue industriali: tre soluzioni performanti

Il trattamento delle acque reflue industriali è un fattore determinante per la salubrità delle acque dolci. Anche gli antichi romani erano consapevoli della loro delicata relazione: costruirono viadotti per rendere disponibili fino in centro città le fonti di acqua dolce situate al di fuori, ma costruirono anche la “Cloaca Maxima”, un canale nel cuore di Roma, che trasportava le acque reflue dal Foro Romano al Tevere.

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