Da Acquedotto del Fiora investimenti per 142 milioni nel prossimo triennio

È una gran mole di risorse quella che Acquedotto del Fiora è pronto a riversare sul territorio per efficientare il servizio idrico. Il gestore idrico dell’Ombrone ha approvato il piano per gli investimenti per il triennio 2023-2025 che prevede un impegno per 142 milioni di euro. Uno stanziamento superiore del 23,5% alla quota investita nel triennio precedente.

Sostenibilità, economia circolare, transizione ecologica ed energetica, tutela della risorsa idrica, interconnessioni territoriali, depurazione e fognatura, innovazione e digitalizzazione le direttrici dell’impegno della società in linea con il percorso intrapreso negli ultimi anni.

 

La suddivisione delle risorse

Per quanto riguarda le principali aree di intervento:

  • ben 26 sono destinati al comparto depurazione (+12% sull’ultimo triennio)
  • 8 all’innovazione (+18%)
  • 7 alla digitalizzazione (+2%).

Al centro del piano il miglioramento infrastrutturale e il rilevamento delle perdite. Ma altrettanto impegno sarà posto alla decentralizzazione dei sistemi idrici e alla valorizzazione del patrimonio idrico, per rispondere alla crescente domanda di acqua e alle problematiche generate dal cambiamento climatico. Senza trascurare la soddisfazione dell’utenza e la sostenibilità della tariffa.

 

Lotta alle perdite

E proprio in un’ottica di valorizzazione e salvaguardia della risorsa, la riduzione delle perdite resta una priorità. Su tale fronte Acquedotto del Fiora proseguirà il lavoro intrapreso negli ultimi anni con l’obiettivo, nel 2025, di aver salvato altri 2,4 milioni di metri cubi di acqua.

Non minore rilevanza sarà data al risparmio energetico: in questo caso il target è di arrivare a meno 5,4 GWh di consumo nell’arco di piano. Forte la spinta anche nell’innovazione, con le iniziative in ambito PNRR e il più generale efficientamento delle reti, attraverso:

  1. distrettualizzazione
  2. telelettura
  3. sviluppo di comunità energetiche rinnovabili
  4. progetti per il riuso delle acque da depurazione.

 

La spinta di Agile Academy

In tale percorso un ruolo di primo piano sarà giocato da Agile Academy, la business school fondata dal gestore con Gruppo Acea. La scuola ha chiuso il bilancio del suo primo anno di vita con risultati molto positivi.

  • 11 corsi all’attivo
  • 500 ore di formazione
  • oltre 2.000 partecipanti.

A questi si aggiungono i progetti di ricerca e formazione avviati con università e le partnership con enti, pubblica amministrazione e operatori del mercato. Azioni che puntano a far crescere il valore dell’attività dell’azienda e farne un riferimento per tutto il territorio.

 

Investimenti per 124 euro per abitante

I nuovi investimenti si sommano agli oltre 594 già realizzati a favore della comunità dall’inizio della concessione, portando il totale del volume investito a oltre 736 milioni al 2025. L’azienda, che già nel 2022 vantava una quota di investimenti per abitante servito di 113 euro annui, una delle medie più alte in Italia e in linea con i Paesi del Nord Europa, nei prossimi anni farà ancora meglio, arrivando a una media di 124 euro all’anno.

 

Trasformazione che guarda al futuro

«Il nuovo piano è frutto di una precisa strategia di trasformazione che si fonda su pilastri solidi che guardano alle persone, al futuro e all’ambiente – ha commentato Roberto Renai, presidente di Acquedotto del Fiora -. Affronta le sfide del nostro tempo, punta allo sviluppo sostenibile del territorio e al benessere della comunità, consolidando la grande spinta all’innovazione e alla modernizzazione aziendale portata avanti negli ultimi quattro anni. Ora è tempo di raccogliere ciò che insieme abbiamo seminato, rispondendo alla fiducia dei Comuni soci, elemento per noi di straordinario valore, e alle esigenze della comunità. Come nel caso del nostro Protocollo di Economia Circolare, con il quale da agosto 2020 sono stati affidati da Acquedotto del Fiora a imprese locali oltre 3,7 milioni di euro per attività no core».

 


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