Distrettualizzazione e gestione delle pressioni e delle perdite nella rete idrica di Mantova gestita da TEA Acque Srl

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Per quanto riguarda la distrettualizzazione sono state formulate diverse soluzioni tenendo conto o meno della presenza di alcuni misuratori di portata già installati in rete (fig.1). Tutte le soluzioni sono state concepite in modo tale che la loro realizzazione possa essere effettuata in modo progressivo nel tempo, consentendo così di poter realizzare la distrettualizzazione complessiva della rete compatibilmente con risorse economiche disponibili non necessariamente tutte in un solo momento, ma la cui disponibilità sia distribuita nel tempo.
Per quanto riguarda la gestione delle pressioni, con specifico riferimento a due distretti, Z3D.3 e Z5 (fig.1), sono state analizzate diverse soluzioni.
In particolare, le soluzioni inerenti il distretto Z3D.3 prevedono l’inserimento di una valvola PRV in corrispondenza della condotta di alimentazione del distretto e due diverse ipotesi di controllo della valvola: la prima soluzione prevede il settaggio della valvola in modo tale mantenere una pressione di 30 m nel nodo immediatamente a valle della valvola stessa, mentre la seconda prevede il settaggio della valvola in modo tale da mantenere una pressione di 25 m in un nodo di estremità del distretto. I risultati delle simulazioni hanno mostrato che entrambe le configurazioni non riducono l’affidabilità del distretto, lasciando di fatto inalterate le pressioni minime, e provocano una sensibile riduzione dell’incidenza dei valori di pressione più elevati (fig.2), con positive conseguenze sul valore delle perdite. In particolare, la seconda configurazione consente un risparmio, in termini di volumi idrici persi, significativamente maggiore rispetto alla prima configurazione, quantificabile complessivamente in una riduzione delle perdite idriche di circa 2 l/s, corrispondente ad un risparmio economico di circa 8.000 €/anno.
Per quanto riguarda il distretto Z5, i risultati ottenuti hanno messo in evidenza l’attuale presenza di situazioni particolarmente critiche in termini di pressioni minime in corrispondenza del centro abitato posto a valle del distretto stesso, con valori di pressione anche al di sotto dei 10 m in corrispondenza dei periodi di massima richiesta idrica, e la presenza durante il resto della giornata di un’elevata frequenza di valori di pressione al di sopra dei 30 m. La soluzione proposta, consistente nello spostamento a valle del nodo di controllo dell’impianto di sollevamento che alimenta il distretto, ha consentito di ottenere un incremento dei minimi valori di pressione al di sopra dei 10 m e una riduzione della frequenza dei valori di pressione al di sopra dei 30 m, con conseguenti benefici sia in termini di miglioramento del servizio fornito sia di riduzione dei volumi idrici persi.
In generale i risultati ottenuti dalle simulazioni effettuate evidenziano la validità delle soluzioni ipotizzate e la possibilità di pervenire ad una miglior gestione delle pressioni e riduzione delle perdite idriche.

di
M. Pedroni, M. Zaghini, F. Leoni – TeaAcque Srl
M. Franchini,
N. Ansaloni, S. Alvisi – Università degli Studi di Ferrara
M.
Fantozzi –Studio Marco Fantozzi

Questo abstract fa parte di una serie di interventi tecnici che verranno presentati durante il Convegno “Università e mondo dell’industria: collaborazione e trasferimento tecnologico” – H2O Bologna 22/24 ottobre. Leggi il programma

 


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