FIPER scrive al governo: i fondi del PNRR al teleriscaldamento rinnovabile

Il presidente di FIPER (Federazione Italiana Produttori Energie da Fonti Rinnovabili) Walter Righini ha preso di nuovo carta e penna per scrivere al governo. La missiva è indirizzata alla viceministra all’ambiente e alla sicurezza energetica Vannia Gava. E contiene la proposta di «un rapido riallocamento di risorse e un nuovo bando che permetterebbe di rispettare le tempistiche dettate dal PNRR e al contempo sostenere la produzione di energia da fonti rinnovabili, trasformando un problema in opportunità».

Le risorse da riallocare sono quelle dei progetti di teleriscaldamento CAR (Cogenerazione ad Alto Rendimento) ammessi al finanziamento del Decreto direttoriale del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica (MASE) dello scorso dicembre.

Progetti che però verranno esclusi dalla graduatoria perché non accettati dall’UE, in quanto la Commissione Europea non intende finanziare progetti di teleriscaldamento alimentati a fonti fossili, quali il gas metano e/o gasolio, all’interno del programma PNRR.

«Ne consegue – sottolinea la lettera – che dei 200 milioni di euro totali previsti dal Bando, più della metà (oltre 100 milioni circa) sarà disponibile per finanziare altri progetti di reti di teleriscaldamento alimentati a fonti di energia rinnovabile (FER)».

 

Non perdere risorse e raggiungere il target

Una bella somma, 100 milioni di euro, che per la Federazione «potrebbero essere velocemente “girati” verso i progetti di nuovi impianti o prolungamento di reti già esistenti alimentati a biomasse legnose vergini. Si permetterebbe così a questi progetti, rimasti esclusi da finanziamenti, di venire realizzati entro i termini stringenti posti dal PNRR». Ciò permetterebbe «di non perdere queste preziose risorse e di contribuire al raggiungimento dell’obiettivo di 330 km di reti di teleriscaldamento previsti dallo stesso PNRR».

 

Grande interesse degli operatori

Il Presidente di FIPER sottolinea poi come lo scorso bando abbia riscosso uno spiccato interesse da parte degli operatori. Ben 118 i progetti presentati per l’avvio ed estensione di sistemi di teleriscaldamento efficiente, «a testimonianza di un settore in fermento, capital intensive e a basso rischio di impresa». Dei 118 progetti presentati, 29 sono stati ammessi al finanziamento, 60 stati valutati ammissibili, tuttavia non finanziabili per esaurimento fondi, mentre i restanti 29 sono stati esclusi dalla graduatoria.

 

Pronti a proporre nuove realizzazioni con fonti rinnovabili

La misura prevede un’allocazione di 200 milioni di euro a fronte di una richiesta di contributo di circa 556 milioni di euro. I 60 progetti valutati positivamente esclusi per mancanza di risorse finanziare, ammontano a 233 milioni di euro.

«I nostri associati, gestori di impianti alimentati di biomassa legnosa vergine, sarebbero interessati, oltre alle proposte già presentate, a poter sottoporre nuovi progetti per estendere le reti esistenti, usufruendo del finanziamento della misura – scrive il numero uno di FIPER -. Sarebbe un segnale importante verso una vera transizione ecologica e un reale processo di affrancamento dall’approvvigionamento di gas dai paesi esteri e nel raggiungimento dei 330 chilometri previsti dall’obiettivo del PNRR».

 


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