La Golar Tundra sarà posizionata a Vado Ligure dal 2026

È Vado Ligure, in provincia di Savona, la location scelta per il ricollocamento definitivo della Golar Tundra, la nave rigassificatrice di Snam. La scelta del luogo per il collocamento della Fsru, attualmente ormeggiata presso le banchine del porto di Piombino, è stata effettuata dalla società sulla base di un approfondito processo di valutazione delle possibili ubicazioni. La sua installazione verrà accompagnata da un minuzioso piano di mitigazione dell’impatto ambientale.

 

I tavoli tecnici per spiegare il progetto

Diversi i criteri consideranti nel processo e resi noti da Snam durante gli incontri tecnici organizzati dalla struttura commissariale, guidata dal Presidente della Regione Liguria Giovanni Toti, per chiarire tutti gli aspetti specifici circa il progetto di ricollocamento della nave. Incontri ai quali partecipano i Comuni coinvolti, oltre Vado Ligure, ci sono Altare, Cairo Montenotte, Carcare e Savona, i tecnici del Rina e l’Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Occidentale.

 

I criteri per l’identificazione del sito

Tre i principali aspetti di identificazione del sito.

  1. Il primo è uno specchio d’acqua adatto per l’ormeggio della Fsru e per le operazioni delle navi metaniere.
  2. Il secondo la breve distanza tra il posizionamento della nave e la rete nazionale di trasporto gas naturale, in questo caso, un percorso di circa 20 km.
  3. Infine, la capacità della stessa rete di sostenere in sicurezza una portata fino a 5 miliardi di metri cubi di gas l’anno.

Criteri per il soddisfacimento dei quali il sito più indicato è apparso, appunto, quello di Vado per le sue potenzialità marittime e logistiche.

 

Attiva dal 2026

Al largo delle sue coste, a una distanza di circa 4 chilometri, sarà dunque posizionata la Golar Tundra a partire dal 2026, per poi essere attivata nella seconda parte dell’anno. Per l’attraversamento della linea di costa Snam ha previsto la realizzazione di un micro tunnel sotterraneo che consentirà di minimizzare gli impatti dell’opera.

 

Il piano di mitigazione ambientale

La nave e il collegamento non interessano tratti di mare protetti e la Fsru è in grado di operare in condizioni meteo marine estreme. Inoltre, Snam realizzerà un capillare piano di mitigazione ambientale, che prevede interventi di rimboschimento e ulteriori opere paesaggistiche di ripristino della vegetazione lungo la rete. In questo modo, il gasdotto risulterà lungo tutto il suo percorso completamente inserito nel piano urbanistico e naturale delle aree coinvolte.

Opere per le quali e per lo stesso posizionamento della nave rigassificatrice, che resterà a vado Ligure per 17 anni, prende ora il via il nuovo percorso autorizzativo.

 


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