Sette anni di lavori, circa 32 chilometri di condotte risanate e un investimento di oltre 9 milioni di euro. Sono i numeri della grande opera di riqualificazione del tratto compreso tra i comuni di Colle Umberto e San Fior, in provincia di Treviso, finora realizzata da Piave Servizi.
Un’opera che interessa l’intero acquedotto che da Colle Umberto si snoda nel Coneglianese per arrivare a Mareno di Piave. Un’infrastruttura importante che garantisce l’approvvigionamento idrico di circa 45.000 cittadini di 7 comuni.
Al momento il gestore idrico ha completato il recupero di circa l’80% dell’adduttrice: a mancare all’appello è solo la realizzazione di un ulteriore tratta di 4,4 chilometri, che da San Vendemiano si collegano a Codognè.
Risanamento no dig
I lavori dell’ultimo stralcio, dell’estensione di 4 chilometri, sono stati realizzati mediante l’utilizzo della tecnologia no-dig, nello specifico l’House Line. Questa consiste nell’inserimento all’interno della condotta esistente di un tubolare flessibile autoportante, che una volta posato funge da nuova tubazione. Il tubolare utilizzato è in Pead con struttura in Kevlar, garantito per 50 anni di vita utile. La sua natura flessibile gli permette di mantenere una estrema duttilità in presenza di curve, ma soprattutto di essere molto resistente a fenomeni di sovrappressioni istantanee, ovvero i colpi di ariete, o di vuoti in condotta (sottovuoto).
Otto mesi di lavoro
I lavori di risanamento sono partiti nel novembre dello scorso anno e sono stati conclusi in circa 8 mesi, compresi collaudo, prova di tenuta idraulica, disinfezione e lavaggio. Ora la condotta è entrata in esercizio. Per garantire l’approvvigionamento idrico dei sette comuni, durante tutta la fase di esecuzione dei lavori, è stata realizzata una condotta di bypass, della stessa estensione del tratto risanato e ora rimossa.
Inoltre, Piave Servizi ha installato lungo la condotta alcuni strumenti di misura di pressione e portata, che già danno importanti evidenze dei risultati raggiunti in termini di riduzione delle perdite. Già dall’analisi della prima settimana di esercizio, infatti, è emerso che in media il risparmio idrico raggiunto è di 27 litri per secondo, che equivalgono a circa 850.000 metri cubi d’acqua potabile all’anno.
Una nuova opera in programma
«Questo intervento dimostra ancora una volta che Piave Servizi non solo è sempre in ascolto delle esigenze del territorio, ma sostiene le proprie parole con azioni concrete», ha commentato il presidente Alessandro Bonet, che ha anche annunciato un altro in cantiere in partenza nel prossimo futuro. Si tratta della posa di una nuova condotta nel tratto San Vendemiano Codognè, che si innesterà nella tubazione risanata in quest’ultimo comune, e che sarà realizzata con un investimento di 3,7 milioni di euro. «Oltre a consentire un efficientamento della rete al servizio dei cittadini e un risparmio economico sul lungo periodo, quest’opera s’inquadra nelle politiche di sensibilità ambientale e di tutela della risorsa idrica che stiamo perseguendo da anni», ha spiegato il numero uno dell’azienda.