Piave Servizi realizza una nuova adduttrice per Gorgo al Monticano

Risolvere il problema delle dispersioni di acqua e ridurre i costi di gestione delle infrastrutture è una priorità per tutti i gestori idrici. Lo è anche per Piave Servizi che con l’intervento in corso a Gorgo al Monticano, in provincia di Treviso punta a conseguire entrambi gli obiettivi. I lavori riguardano il potenziamento di un tratto di adduttrice che collega la frazione di Cavalier al centro di Gorgo.

Questa adduttrice è infatti ormai datata ed è soggetta a frequenti rotture, dispendiose sia in termini di spreco di risorsa sia di costi necessari per le sue riparazioni. Inoltre, è anche sottodimensionata rispetto alle attuali portate addotte. Il rinnovo della tratta permetterà quindi di risolvere entrambe queste problematiche, garantendo in più anche una riduzione del dispendio energetico gestionale dell’infrastruttura.

 

La nuova adduttrice

Il progetto messo a punto dal gestore consiste nella posa di una nuova tubazione in ghisa sferoidale, materiale a elevata duttilità, e acciaio rivestito. La nuova condotta ha un diametro maggiore di quella esistente e la sostituirà per una lunghezza di 1.850 metri. A occuparsi dei lavori è l’impresa Adriatica Strade Costruzioni Generali, che si è aggiudicata l’appalto del valore di 750.000 euro. L’impresa ha realizzato già metà delle opere previste, iniziate lo scorso autunno e che saranno concluse entro la prossima estate.

 

Le fasi dell’intervento

Opere che interessano in particolare il centro di Gorgo al Monticano, dove la nuova condotta è stata posata in strada per circa 1.300 metri fino al ponte sul fiume Monticano. Il progetto da questo punto prevede la realizzazione di un nuovo attraversamento aereo del fiume in aderenza alle strutture del ponte stradale.

Poi verrà posato un altro tratto di condotta, della lunghezza di circa 250 metri, lungo il vecchio sedime stradale della Strada Provinciale 119. Da qui sarà realizzato l’attraversamento ferroviario con la tecnica del microtunneling. Con questa tecnica no-dig la tubazione viene costruita per conci, facendola avanzare per spinta nel terreno preceduta da uno scudo di acciaio dotato di testa fresante, a partire da un pozzo di spinta fino a quello di ricezione. I vari conci vengono assemblati progressivamente man mano che la perforazione procede.

L’ultimo tratto da realizzare sarà quello tra l’attraversamento ferroviario ed il nodo idraulico esistente al quale la condotta verrà collegata. Per una parte di quest’ultima tratta, per ridurre i disagi alla circolazione stradale, dal momento che il percorso della condotta interessa anche una parte della strada Regionale 53, i progettisti hanno deciso di recuperare la linea idrica già presente, per circa 100 metri.

 

Gli interventi complementari

Ma il progetto di Piave Servizi ha mirato a ottimizzare in tutto l’intervento. Insieme al potenziamento dell’adduttrice, è stata infatti prevista una serie di interventi complementari e di sistemazioni per fornire piena funzionalità alle opere. Questa comprende il rinnovo dei nodi idraulici principali di intersezione con le linee esistenti, attraverso l’installazione di nuove saracinesche, e il collegamento delle tratte secondarie di derivazione. Inoltre, verranno installati pozzetti di sfiato e di scarico lungo la nuova linea ed eliminata la valvola riduttrice di pressione presente in testa alla derivazione per Gorgo dalla linea adduttrice per Motta di Livenza.

 


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