Fare bene all’ambiente e alle tasche dei cittadini. È con questo duplice obiettivo che Teleriscaldamento Varna-Bressanone e ASM Bressanone hanno avviato i lavori per potenziare la centrale di cogenerazione di Varna. La centrale, alimentata a cippato, che attualmente produce 60 milioni di kWh all’anno e 10 milioni di kWh elettrici, sarà dotata di un nuovo impianto sempre alimentato a energia rinnovabile.
La centrale di Varna, di proprietà di Teleriscaldamento Varna-Bressanone è integrata nel sistema di teleriscaldamento Varna – Bressanone. L’energia termica generata alimenta la rete di distribuzione del calore a servizio di Varna, gestita dalla stessa società e di proprietà del comune, e in parte quella a servizio di Bressanone, gestita invece dalla multiutility ASM Bressanone.
Spingere sulla sostenibilità
A orientare le due società a ridurre il più possibile l’uso del gas, in favore della biomassa, sono state diverse considerazioni:
- il clima di generale incertezza riguardo l’approvvigionamento del combustibile fossile
- l’aumento importante del suo costo
- la volontà di connotare in un’ottica sempre più green le loro attività.
Già oggi, le fonti energetiche rinnovabili coprono l’80% della domanda di calore del sistema di Varna e il 31% di quello di Bressanone. L’entrata in esercizio del nuovo impianto consentirà di fare un ulteriore balzo in avanti in questa direzione.
Avrà infatti una capacità nominale di 10 MW termici e 1,8 MW elettrici: la maggior parte del calore sarà immesso nella rete di Bressanone, portandone la quota di energia rinnovabile a oltre il 60% e rendendo totalmente green il teleriscaldamento di Varna. L’operazione avrà un costo di circa 18 milioni di euro, dei quali 2,3 finanziati da contributo della provincia di Bolzano.
Anche due impianti fotovoltaici
Sia sul tetto della centrale esistente sia su quello della nuova, verranno installati dei moduli fotovoltaici con una potenza di 280 kW e una previsione di 336.000 kWh di produzione elettrica annua che sarà utilizzata per la maggior parte in autoconsumo.
Inoltre, di recente è stato sottoscritto un accordo di affitto per un ulteriore deposito di cippato di circa 5.700 m² sempre a Varna. Quest’area di stoccaggio garantisce l’accettazione di legno colpito dal bostrico di consegna in tempi brevi, con altrettanto brevi percorsi di trasporto.