Un altro tassello si aggiunge al teleriscadamento di Radicondoli

In dirittura d’arrivo i lavori per il lotto 2.2 del teleriscaldamento a Radicondoli. Un intervento che, una volta completato, permetterà di fornire calore green, il sistema è alimentato con fonte geotermica, all’80% del territorio del comune della provincia di Siena.

Si prevede che questo lotto possa concludersi entro la fine del mese di ottobre. Lotto che porta la rete di distribuzione del calore nel nuovo abitato di Belforte e nella lottizzazione Ragnana e viale Berio, alle quali sono state aggiunte in corso d’opera variazioni progettuali come lo stralcio della strada Verde Oasi, l’estensione nella zona di Belforte stesso a via Ribatti.

 

Subito un nuovo lotto

Una volta completato questo intervento, l’opera però non sarà definitivamente conclusa. C’è infatti da realizzare anche il lotto 2.1, che riguarda il centro storico di Belforte, con gli interventi di riqualificazione della pavimentazione del borgo, lavori che l’amministrazione comunale vuole cominciare appena possibile.

«L’obiettivo è di avviare anche il lotto 2.1 e di portare a termine i lavori del teleriscaldamento insieme alla valorizzazione di Belforte – ha spiegato il primo cittadino di Radicondoli, Francesco Guarguaglini –. Si andrà così a completare l’offerta di teleriscaldamento. È compresa tutta la periferia urbana di Radicondoli e la periferia urbana di Belforte. Una grande opera per aiutare le famiglie e le imprese, per abbattere i costi del riscaldamento».

 

I benefici

E in effetti i benefici che la tecnologia sta garantendo alla comunità sono davvero notevoli. Sia in termini di qualità dell’aria e della vita, grazie alla sostenibilità del sistema, che ha drasticamente abbattuto le emissioni climalteranti e quelle inquinanti legate all’impiego di combustibili fossili. Sia in termini economici, considerando che le bollette dei cittadini già collegati alla rete del lotto 1 si sono più che dimezzate e non hanno risentito delle turbolenze che ancora vive il mercato dell’energia.

 

I comuni geotermici

Tutto ciò grazie alle virtù della geotermia, con la quale da oltre 50 anni nell’area si produce energia elettrica, e alla politica energetica delle amministrazioni comunali che hanno voluto utilizzare questa fonte pulita per fornire energia termica al territorio.

Una scelta fatta anche da altri comuni geotermici: Castelnuovo Val di Cecina, Monteverdi Marittimo e Pomarance, in provincia di Pistoia; Monterotondo Marittimo, Montieri e Santa Fiora, in provincia di Grosseto; Chiusdino e Piancastagnaio, in provincia di Siena.

 

La scelta di Radicondoli

Una strategia che a Radicondoli ha preso il via nel 2009, con la progettazione del primo lotto del teleriscaldamento, alimentato da un pozzo geotermico di Enel Green Power, entrato in esercizio nel 2019. Un’opera che ha dato subito i suoi frutti e ha spinto a proseguire sulla medesima strada, con la progettazione e realizzazione del lotto 2. Geotermia che è stata determinante anche per sostenere l’investimento per la realizzazione del sistema. Proprio con le royalty geotermiche, infatti, il Comune ha finanziato le spese: 5 milioni per il primo lotto e 12 milioni per il secondo.

 


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