Sta per concludersi il progetto pilota del Sistema Informativo Territoriale del Gruppo CAP, l’azienda pubblica impegnata nella gestione del servizio idrico integrato milanese e composta dalla capogruppo CAP Holding e dall’azienda di erogazione Amiacque.
La fase pilota coinvolge Brugherio, Sesto San Giovanni, Cinisello Balsamo, Bresso e Cologno Monzese, una zona nevralgica del territorio, per permettere di focalizzare le eventuali criticità del progetto di sviluppo del nuovo GIS aziendale.
Lo scopo è creare un unico sistema informativo che raccolga i dati georeferenziati dei Comuni serviti da CAP nelle province di Milano e di Monza e Brianza, per monitorare costantemente lo stato delle reti di acquedotto e fognatura, programmare con efficacia gli interventi di manutenzione e ottimizzare la progettazione e la realizzazione degli investimenti. “Il cronoprogramma prevede il collaudo della fase pilota entro fine aprile e il completamento del sistema per fine anno”, spiega Michele Tessera, responsabile del settore IT & General Service di CAP, da cui dipende il neonato ufficio SIT e Cartografia che sta curando l’intera operazione.
Il gruppo di lavoro opera in stretto contatto con i vari settori tecnici di CAP Holding e Amiacque, proprio per tarare al meglio il sistema sulle peculiarità del servizio idrico e sulle necessità operative di ingegneri, geometri e periti che quotidianamente garantiscono il funzionamento di acquedotti e reti fognarie. La responsabile dell’ufficio SIT e Cartografia, l’ingegnere Elena Cassia, spiega: “Il progetto è basato su tecnologie Autodesk, il software utilizzato è autodesk map 3d, che con autodesk infrastructure map server consente di mettere in relazione dati di progetto e dati geospaziali in un unico database centralizzato ORACLE Spatial, e che permetterà al nuovo Sistema Informativo Territoriale di svolgere tutte le funzioni di cui i nostri settori tecnici hanno bisogno per gestire al meglio le reti. Sarà anche possibile interagire con gli uffici in tempo reale e intervenire nella gestione dei dati direttamente sul campo grazie a palmari di nuova generazione”. La soluzione tecnologica scelta dal Gruppo CAP per la fruizione del dato in ambiente mobile prevede infatti l’uso di una piattaforma, compatibile sia con i principali browser web standard Windows, Mac, Linux sia con i principali browser web mobile Ios e Android. Il risultato della tecnologia Webgis prescelta è un ambiente di consultazione multipiattaforma che a seconda del tipo di richiesta (da pc o da mobile) è interrogata attraverso l’utilizzo di un’interfaccia specifica.
In particolare, per i tecnici di CAP Holding o di Amiacque che operano direttamente sul campo, sarà possibile la consultazione dei dati in tempo reale per garantire la continuità operativa.
Il modello base per la gestione della rete di acquedotto prevede l’inserimento, l’elaborazione e la gestione di tutti i dati e oggetti relativi alla rete idrica, dalla condotta ai componenti (saracinesca, idrante, serbatoi, pompe) fino al singolo allacciamento. L’obiettivo è anche quello di consentire estrema flessibilità nel creare piani tematici diversi, per esempio per zona di pressione, copertura o anno di costruzione. Analogamente saranno inseriti, elaborati e gestiti tutti i dati della rete fognaria: collettori, pozzetti, manufatti speciali, punti e condotte di allacciamento, bacini versanti, fino alla creazione automatica delle carte tematiche dei danni e all’elaborazione e gestione dei dati delle ispezioni.
Contatori intelligenti e sensori condominiali per l’acqua
Chiare, efficienti, trasparenti: le città intelligenti del nuovo millennio dovranno avere le stesse qualità dell’acqua. Ed è proprio l’innovazione nella gestione dell’acqua il cuore pulsante del progetto “S.IN.TE.S.I – Sistema Integrato Tecnologie Servizio Idrico”, ammesso dal MIUR con il bando per le Smart Cities. Il progetto è stato presentato dalla capofila SMAT e da CAP Holding, le due aziende pubbliche del servizio idrico integrato che operano rispettivamente a Torino e nelle province di Milano e Monza, in collaborazione con partner accademici come il CNR e il Politecnico e l’Università degli Studi di Torino, e partner industriali quali Telecom, Telit, Aethra, Telereading, Wirelab. La proposta di SMAT e CAP è quella che ha ottenuto il punteggio più alto tra i progetti relativi al servizio idrico integrato.
La fase pilota prevede una prima sperimentazione in alcune aree strategiche dei due territori: a Torino e Settimo Torinese per i partner piemontesi; in otto Comuni del Milanese per i partner lombardi. Si tratta dei Comuni di Sesto San Giovanni, Cologno Monzese, Cinisello Balsamo, Rho, Rozzano, Pioltello, Settimo Milanese e Magenta. Proprio questi otto Comuni potrebbero essere quindi i primi a sperimentare i nuovi contatori intelligenti, che saranno installati nei condomini per informare i cittadini, attraverso appositi terminali video, non solo dei consumi idrici ma anche della qualità dell’acqua, della sua provenienza, delle eventuali interruzioni del servizio. Tra gli obiettivi, ridurre le perdite occulte, contenere i costi energetici e incrementare il già elevato livello di sicurezza in termini di rilevamento e allerta in caso di contaminazioni.
“Un nuovo approccio insomma alla gestione del sistema idrico – come spiega il presidente di CAP Holding Alessandro Ramazzotti – da raggiungere attraverso la creazione di una struttura composta da una rete estesa di sensori innovativi per il monitoraggio della rete idrica”. Le sonde online saranno utili anche per migliorare l’efficienza energetica e conoscere i flussi in tempo reale, contenendo i costi (economici e ambientali) e l’impronta sull’ecosistema.