Valutazione della vulnerabilità globale di una rete di distribuzione idrica – Il caso di studio della città di Matera

loghi

La necessità di valutare la vulnerabilità effettiva correlata al funzionamento di una rete di distribuzione idrica è oggigiorno particolarmente sentita dai soggetti gestori in quanto, attraverso tali analisi, è possibile guidare gli interventi di miglioramento operativo delle infrastrutture, perseguendo inoltre una riduzione del rischio correlato a eventuali malfunzionamenti e relativi costi.
Generalmente le ricerche condotte nel passato introducono metodologie per la valutazione della vulnerabilità connessa a specifici singoli aspetti che vengono modellati isolatamente senza considerare l’effetto combinato che le differenti cause di malfunzionamento possono determinare su tale parametro. Nella realtà il funzionamento delle reti di distribuzione idrica è tale da determinare un’evidente influenza reciproca tra le differenti cause che determinano il guasto; così un malfunzionamento connesso a elevate o insufficienti pressioni in rete, determina anche notevoli conseguenze in termini di portate derivabili e di qualità, ovvero si osserva un’esaltazione del guasto che determina una molteplicità di conseguenze differenti.
L’università degli Studi della Basilicata ha sviluppato uno studio per fornire uno strumento di supporto per i soggetti gestori che consente un’agevole valutazione della vulnerabilità globale di ogni differente elemento della rete e dell’intero sistema. Laddove, con il termine globale si intende sottolineare che l’analisi viene condotta con riferimento alle caratteristiche di funzionamento idraulico, al servizio reso all’utenza ed alla qualità della risorsa erogata.
In particolare il modello proposto, che si basa su un’analisi di tipo Demand Driven della rete, valuta separatamente le vulnerabilità conseguenti ad erogazioni inferiori alle richieste, quelle relative a pressioni eccessive che possono determinare rotture meccaniche o perdite e, infine, quelle relative a concentrazioni ridotte del cloro residuo.
Quindi le vulnerabilità, così calcolate, vengono convertite, al variare della loro appartenenza a predefinite classi, in misure fuzzy che vengono successivamente analizzate attraverso una ricerca multi obiettivo basata su un processo analitico gerarchico (AHP-Analytic Hierarchy Process) che permette di analizzare le diverse alternative ricavando, così un indicatore aggregato. Quest’ultimo viene convertito, attraverso un processo inverso rispetto a quello precedentemente utilizzato, passando da misura fuzzy all’indicatore dimensionale ricercato, che costituisce, appunto, la vulnerabilità globale desiderata.
Grazie alla collaborazione con Acquedotto Lucano S.p.A., ente gestore del servizio idrico integrato nella regione Basilicata, l’approccio proposto è stato applicato al caso di studio rappresentato dalla rete di distribuzione della città di Matera, fornendo risultati di assoluta utilità e di pratica applicazione.

di R. Ataoui, R. Ermini – Università degli Studi della Basilicata
R. Pellettieri – Acquedotto Lucano S.p.A

 

Questo abstract fa parte di una serie di interventi tecnici che verranno presentati durante il Convegno “Università e mondo dell’industria: collaborazione e trasferimento tecnologico” – H2O Bologna 22/24 ottobre.
Leggi il programma

 


Leggi anche

Il sistema informativo digitale della costruzione composto dal modello 3D è integrato con i dati fisici, prestazionali e funzionali. BIM è il risultato di un’attenta ricerca ed è anche lo strumento utile per la gestione del SII. In questo incontro si porteranno i partecipanti ad ottenere una elevata comprensione di questo utile strumento incentrando il tema soprattutto sulle possibilità offerte e le differenti auspicabili applicazioni. Clicca qui per leggere gli abstract e per riservare il tuo posto.

Leggi tutto…

A Locana, nella frazione Praie, su un’area di quasi tre ettari, verrà costruito il potabilizzatore di SMAT che, a pieno regime, fornirà acqua di alta montagna a 128.000 abitanti. Il costo complessivo dell’opera ammonta a 254,5 milioni di euro ed è finanziato per 93 milioni dal PNRR e per 36 milioni dal Ministero dell’Economia e delle Finanze, nell’ambito del “Fondo per l’avvio di opere indifferibili”….

Leggi tutto…

La multiutility in 6 mesi ha realizzato 25 interventi urgenti nei cinque comuni della provincia di Pesaro Urbino dall’alluvione del settembre 2022 per un investimento di quasi 5,2 milioni di euro. Le opere riguardano il ripristino del sistema fognario e depurativo e delle reti idriche. Resta da concludere il solo intervento a Cagli, avviato di recente, dove verranno posate nuove condotte fognarie lungo gli argini del torrente Burano….

Leggi tutto…

Non c’è futuro senza acqua. Lo afferma il report del World Economic Forum 2023 che stima in 346 milioni di metri cubi il volume d’acqua non fatturata persa ogni giorno nel mondo. La scarsità d’acqua non affligge solo le regioni aride, rurali e sottosviluppate ma sempre di più anche le aree urbane dei paesi sviluppati. Le novità in ambito IoT, in particolare nelle Long Range Wide Area Network (ex: LoraWAN ®), abilitano l’installazione di sistemi di monitoraggio avanzato e la conseguente trasformazione dalle reti tradizionali in smart grid idriche….

Leggi tutto…

Si chiama Sanitation Safety Plan, è sviluppato in Italia da Gruppo CAP con ISS, Politecnico di Milano e Università del South Carolina, ed è un modello innovativo e all’avanguardia a livello internazionale per assicurare acqua sicura e di ottima qualità da impiegare in agricoltura e per usi civili. …

Leggi tutto…